Un disastro che deve farci riflettere
La sciagura che ha colpito i boschi del nord-est italiano in questi giorni a riempito a tutti gli amanti della natura e del legno il cuore di sgomento tuttavia è un disastro che deve farci riflettere. E’ una sciagura che fa riflettere tutti gli operatori ed utenti del prodotto legno nella nostra regione e quindi anche noi. Non sappiamo ancora quanto alberi siano stati abbattuti a causa delle piogge alluvionali e del vento ma certamente essi corrispondono al fabbisogno dell’industria del legno per strutture per molti anni a venire. Questa tragedia potrebbe essere un’occasione per la nostra regione di dotarsi di un’industria del legno più forte e competitiva. Madre natura ha realizzato in grande scala il taglio a zero che è vietato dai regolamenti in Italia. Ora tutte quelle grandi aree boschive azzerate sono un immenso giacimento di materia prima per le costruzioni. Possiamo scegliere se dotarci di segherie ad alta capacità e di strumenti di estrazione come gli harvester e attrezzarci localmente per la produzione di strutture lignee ampliando il nostro mercato diventando un esempio di costruttori eco-sostenibili o lasciare che quella materia prima sia portata via da produttori esteri meglio organizzati. Poi resterà anche l’onere della ri-piantumazione gli alberi abbattuti e questa è un’altra interessante industria di per se e che permette la creazione di posti di lavoro e assorbimento di CO2 dall’atmosfera. Nell’occasione ricordiamo che l’uso del legno da costruzione incentiva l’industria sostenibile del legno. Ogni pianta tagliata viene ripiantata e questo permette maggiore carbonio di venire sottratto dall’atmosfera. La presenza di carbonio nell’atmosfera è responsabile dei disastri derivanti dal surriscaldamento globale che nella nostra regione ha dato luogo alle alluvioni ma che ha creato anche incendi con altre perdite di patrimonio boschivo in molte parti dell’Europa dalla Svezia alla Grecia durante l’estate e un’edilizia consapevole come l’edilizia in legno può contribuire a frenare questi disastri.
La giornata della prevenzione sismica
Il 20 ottobre 2019 è stata dichiarata essere la giornata dedicata alla prevenzione sismica. Sarà una domenica in cui i professionisti tecnici scenderanno in piazza per parlare di prevenzione. https://www.giornataprevenzionesismica.it/ Da parte nostra come progettisti del legno possimao dire che siamo molto interessati alla prevenzione sismica e che costruire con il legno è la migliore prevenzione sismica che si possa realizzare. Le nostre case in legno sono un’ottima prevenzione contro rischio sismico, tuttavia con il legno siamo in grado di fornire la soluzione anche per gli edifici esistenti mettendo in opera a secco degli interventi di miglioramento sismico che possono portare enormi vantaggi in termini di sicurezza. Con il legno inoltre riusciamo a realizzare cappotti sismici a secco lavorando dall’esterno senza interferire con la vita dei residenti e garantendo contemporaneamente il miglioramento sia sismico sia energetico degli edifici. Siamo quindi in grado di offrire un intervento che contemporaneamente offre il bonus sia energetico sia sismico. Il Governo Italiano ha messo a disposizione il Bonus sismico che consente di detrarre le spese di miglioramento fino all’85% nel breve periodo di cinque anni. https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/Aree+tematiche/Casa/Agevolazioni/Sisma+bonus/ Si tratta di un’occasione davvero imperdibile che tuttavia purtroppo non ha riscosso il successo che avrebbe dovuto riscuotere. Tabella Sisma BonusPer ottenere il Sisma Bonus il progetto deve prevedere il migliorato simico delle strutture di due gradi di livello passando per esempio da G ad E. Tuttavia con il legno siamo in grado di migliorare la classificazione arrivando facilmente ai livelli più alti. Purtroppo quando si parla di sisma si pensa sempre che sia un fenomeno estraneo all’area geografica in cui risiediamo. Quando vediamo l’immagine di un terremoto pensiamo che questi eventi accadono sempre lontani da dove abitiamo ed è per questo che in Italia tristemente ad ogni evento sismico contiamo i danni. In realtà il 44% del territorio italiano è sismico e 550.000 abitazioni sono a rischio. L’ingegneria Sismica si è sviluppata a partire dal 1960 ed è ancora in continua evoluzione. Ogni evento sismico insegna quali sono stati gli errori commessi ed insegna anche aspetti che sono stati sottovalutati nel passato. Oggi per esempio sappiamo che le murature tradizionali sono decisamente troppo fragili e che si rompono disgregandosi rovinosamente a causa dell’accelerazione del terreno. Si è capito che dobbiamo impacchettarle per metterle al sicuro impedendo che in caso di evento sismico sì sbriciolino come abbiamo visto che accade. Il modo per impacchettare le murature è quello di rivestirle di materiali più resistenti come il calcestruzzo armato ma anche il legno e specialmente l’X Lam. Rispetto al calcestruzzo il legno è più leggero e resistente e quindi meno soggetto alla forza sismica e maggiormente in grado di sopportare le pressioni senza rompersi. Inoltre è più rapido nella installazione, più ecologico e ci permette più facilmente di adeguare gli edifici sul piano del miglioramento energetico in quanto dissipa meno calore e consente più facilmente di mettere in opera il cappotto termico. Non dobbimao dimenticare che anche la nostra zona geografica del Veneto – pur non avendo i tristi primati di Messina 1908, Marsica 1915, Belice 1968, Friuli 1976 ed i più recenti di L’Aquila 2009, Emilia 2012, Accumuli, Amatrice, Norcia 2016 e molti altri – è anch’essa stata colpita in epoche meno recenti da sismi di una certa rilevanza. Ricordiamo per esempio il terremoto del 1695 ad Asolo con 400 morti, quello del 1836 sul Monte Grappa con 10 morti, quello del 1873 a Treviso e più anticamente quello del 3 gennaio 1117 che causò 30.000 morti nel Nord Italia e colpì violentemente anche in Veneto. Poiché gli eventi geologici spaziano per periodi maggiori della storia umana, il terremoto può avvenire a distanza di parecchie generazioni e pur tuttavia creare danni che si possono trascinare per molto tempo anche se dopo alcune generazioni viene dimenticato. E’ per questo che è difficile parlare di prevenzione in Italia anche se poi ci troviamo regolarmente a commuoverci per i danni subiti. Non tutto è comnque negativo, possiamo dire che – per esempio – i lavori realizzati a Norcia in seguito al sisma del 1979 si sono rivelati fondamentali ed hanno evitato le vittime che il terremoto del 2016 ha mietuto in altri paesi della stessa zona. Anche da quell’evento abbiamo imparato quanto la prevenzione possa salvare le vite umane. Oggi mettiamo in campo il legno. Non per la prima volta. Il legno già nell’Italia borbonica ed anche nelle zona ad alta sismicità della Turchia si era rilevato essere un valido alleato. Se non fosse per un errato retaggio culturale presente in alcune zone d’Italia, il legno nelle costruzioni potrebbe essere lo strumento per una ricostruzione intelligente del patrimonio edilizio perduto nei recenti sismi ed anche uno strumento per dare una rapida prospettiva di un futuro sereno per chi è stato colpito da queste immani sciagure. Oggi viene studiato ed applicato nelle zone più sismiche e più tecnologicamente avanzate del pianeta per realizzare edifici che in caso di eventi sismici semplicemente non si rompano.
Il test di delaminazione, un’importante informazioni sulla resistenza e la durata della struttura in legno
In ogni fornitura di pannelli in X Lam la prova di delaminazione viene eseguita per verificare la resistenza della colla che unisce le assi incrociate che formano i pannelli. La durata del legno è virtualmente illimitata con la prova di delaminazione viene verificata la resistenza della colla che unisce i componenti al fine di assisurarsi che la colla non sia il sia il punto debole ma sia più resistente del legno che unisce. Prima di procedere alla prova il blocchetto di legno incollato viene sottoposto a un ciclo di assorbimento di acqua e di successiva disidratazione, una situazione estrema corrispondente a 30 anni di vita della struttura. Per fare questo il cubetto di legno viene immerso in un’autoclave che porta la pressione dell’acqua a 5 atmosfere (equivalente a 50 di profondità). Una volta estratto il campione viene fatto essiccare in un forno dedicato. Dopo l’essiccazione il cubetto viene riporatto alla temperatura ambiente e viene rotto spaccandolo mediante l’applicazione di uno sforzo di tranciamento. L’accettazione è prevede che la rottura avvenga sulla parte che non è incollata ovvero che la colla sia comunque più resistente del legno. Questo è un dato molto importante per garantire la resistenza delle strutture in legno infatti la colla deve mantenere la tenuta anche in codizioni estreme che non avvengno nella vita della struttura. I pannelli di X Lam sono realizzati con l’incollaggio di tavole incrociate di abete rosso, l’incollaggio avviene con colle prodotte da aziende che operano sul mercato internazionale. Le aziende produttrici di colle hanno un loro sistema di controllo di qualità con prelievi a campione per verificare la qualità del prodotto. Il nostri fornitore di pannelli X Lam, Artuso Legnami di Treviso, in questo caso, controlla a sua volta la qualità del prodotto prima di fornire i pannelli nei nostri cantieri.
In Francia il 50% della struttura degli edifici pubblici dovrà essere in legno
Il presidente Macron ha annunci ato una legge molto avanzata sulla sostenibilità che garantirà che tutti i nuovi edifici pubblici siano costruiti con almeno il 50% di legname o altri materiali naturali. Una interessante lezione per tutti La misura sarà attuata entro il 2022 e interesserà tutti gli edifici pubblici finanziati dallo stato francese, secondo Agence France-Presse (AFP). “Verrà imposto a tutti gli enti pubblici che dipendono da me e che afferiscono allo sviluppo o la politica del territorio per costruire edifici con materiali che sono almeno il 50% di legno o materiali a base biologica”, ha dichiarato il ministro per le città e le abitazioni Julien Denormandie come riportato dall’agenzia di stampa francese. I materiali a base biologica sono realizzati con materiali derivati da organismi viventi, con esempi tra cui legno, canapa e paglia. Questo provvedimento è stato fatto per promuovere il legno come materiale da costruzione. Infatti il legno ha un’impronta di carbonio intrinseca significativamente inferiore rispetto ad altri materiali da costruzione come il cemento e l’acciaio. Quindi il legno è considerato un materiale da costruzione che è utile impiegare per sconfiggere le problematiche attinenti il cambiamento climatico. Riduzione di emissione di CO2 La costruzione in legno oltre ad immagazzinare carbonio mediante la crescita dell’albero da cui proviene permette di costruire con meno energia rispetto al calcestruzzo e l’acciaio e quindi con un ridotto consumo di combustibili ed energia. https://www.thetimes.co.uk/article/macron-use-more-wood-in-our-buildings-wmlrf2f3g
L’X Lam ed il legno da costruzione possono contribuire attivamente alla lotta al riscaldamento globale
Il ciclo del carbonio e la gestione del patrimonio boschivo Come tutti sanno l’atmosfera terrestre contiene una quantità di carbonio insostenibile che produce l’effetto serra con le devastanti conseguenze che conosciamo: scioglimento dei poli, desertificazione di ampie aree del pianeta e il succedersi di eventi atmosferici estremi. Tutte queste sono le conseguenze di una eccessiva immissione di CO2 nell’atmosfera derivante dall’attività umana. Con la loro crescita le piante assorbono il carbonio nell’atmosfera contribuendo a ristabilire l’equilibrio nel ciclo del carbonio oggi alterato dall’attività umana. Anche in passato le piante hanno fatto questo. In epoche geologiche remote hanno reso abitabile il nostro pianeta assorbendo il carbonio emesso dai vulcani che rendeva la terra un pianeta inospitale. Ora le piante e gli alberi in particolare hanno il compito essenziale di assorbire l’eccesso di carbonio immesso dall’uomo con la combustione di combustibili fossili. Anticamente i combustibili fossile erano piante anch’essi. Il petrolio è costituito dalla liquefazione di sostanze vegetali immagazzinate nella viscere della terra a seguito dei movimenti della crosta terrestre. Da un certo punto di vista sarebbe meglio che il petrolio rimanesse sepolto nelle viscere della terra. Tuttavia al momento è troppo comodo usarlo per la mobilità, la produzione industriale ed il riscaldamento residenziale anche se tutti – o molti – stanno cercando di porre un limite a questo eccessivo utilizzo. Indubbiamente lo sforzo di piantare alberi è fondamentale per assorbire il carbonio nell’atmosfera e ripristinare l’equilibrio. Alcuni paesi si stanno impegnando moltissimo. Ad esempio la Scozia ha programmato di piantare 22,5 milioni di alberi ogni anno. https://www.youtube.com/watch?v=QqEYS23TsQE Anche l’Irlanda è molto attiva in questo senso avendo abbracciato un progetto ambizioso di piantare 440 milioni di alberi entro il 2030 https://www.lifegate.com/people/news/ireland-440-million-trees Questi sforzi sono encomiabili e vanno uniti allo sforzo di ridurre le immissione di carbonio nell’atmosfera cambiando tecnologie ed abitudini. Il fine è quello di riequilibrare il ciclo del carbonio tra quello immesso e quello assorbito dal sistema. Il ruolo delle costruzioni in legno Costruire case in legno, realizzare panelli in X Lam, usare travi in legno per solai sono tutti modi di sequestrare carbonio dall’atmosfera e fissarlo nelle strutture delle nostre abitazioni almeno per il periodo di vita delle nostre case e palazzi. Il legno da costruzione deriva dal taglio di una pianta matura. A seguito del taglio di una pianta matura segue la piantumazione di 2 o 3 nuove piante con la conseguenza di rinnovare l’apparato boschivo. Come viene spiegato in questo recente articolo della BBC le giovani piante sono molto più attive delle piante mature nell’attività di cattura del carbonio nell’atmosfera pertanto il ciclo di taglio e piantumazione è un ciclo molto utile nella lotta all’eccesso di carbonio nell’aria. https://www.bbc.com/future/article/20190717-climate-change-wooden-architecture-concrete-global-warming L’X Lam e le foreste inutilizzate L’X Lam è stato inventato in Austria con lo scopo di promuovere l’uso del legno nelle costruzioni ma anche per utilizzare un patrimonio di foreste inutilizzate inizialmente piantate per la produzione di carta e truciolare. Il taglio di queste foreste ed il loro ringiovanimento è un vantaggio per l’ambiente. Le foreste mature smettono di assorbire carbonio. Sono gli alberi giovani i principali attori di assorbimento di carbonio dall’atmosfera. Il taglio e la piantumazione di alberi è essenziale per l’assorbimento di carbonio Piantare due alberi per ogni uno tagliato Il principio della sostenibilità prevede di piantare due o tre alberi per ogni albero tagliato. Le foreste non opportunamente gestiste di abete rosso maturi smettono di ottimizzare la loro utilità sul piano ambientale, in quanto sono gli alberi giovani che hanno maggiore capacità di assorbimento di CO2 dall’atmosfera. Grazie al loro intenso e vigoroso sviluppo gli alberi giovani sono un vero toccasana per l’atmosfera terrestre. La maturità di una foresta di abete rosso avviene dopo 80 anni. Dopo quel periodo la sostituzione degli alberi garantisce che nuove piante giovani e voraci di carbonio attuino la pulizia dell’aria che auspichiamo. Quindi dove mettere il legno maturo? Il consumo di carta si è molto ridotto con l’avvento dell’informatica, così molte foreste d’Europa rimangono inutilizzate e richiedono rinnovamento. L’invecchiamento delle foreste le rende anche acide e infruttuose. Gli eccessivi aghi di pino ed i rami secchi si trasformano in carbonio con la loro macerazione e peggiorano l’equilibrio positivo del carbonio assorbito ed reimmesso. La soluzione più ecologia e funzionale è di utilizzare il legname per costruire case in legno La casa in legno cattura il carbonio che altrimenti sarebbe scaricato nell’atmosfera. Anche abbandonato a marcire, il legno contribuisce all’innalzamento di CO2 nell’atmosfera. A lunghissimo termine il legno si trasformerà in petrolio o carbone come è avvenuto nelle epoche passate. Ora però con l’eccesso di utilizzo di combustibile fossile il ciclo del carbonio si è interrotto e l’equilibrio tra immissione ed assorbimento deve essere ristabilito con l’aiuto di tutti. Tagliare, ripiantare utilizzare il legno nelle costruzioni In ogni paese sviluppato dall’Italia all’Inghilterra agli Stati Uniti ed ora anche in Francia ed in altre nazioni il legno sta sostituendo il calcestruzzo. Tuttora ogni anno viene gettato abbastanza calcestruzzo da coprire una nazione come la Gran Bretagna. Il calcestruzzo contribuisce per il 4% delle emissioni di carbonio nell’atmosfera. Le costruzioni in legno grazie al loro peso (circa il 20% delle costruzioni tradizionali) richiedono molto meno calcestruzzo anche nelle fondazioni permettono così di essere realizzate con una ridotta emissione di carbonio in fase di produzione di calcestruzzo e di immagazzinare carbonio nella struttura. Il legno in Giappone Sessant’anni fa in Giappone gli americani hanno piantato con il piano Marshall tantissime piante di abete. Quelle piante che ora hanno circa sessant’anni sono mature per essere ringiovanite e utilizzate per le costruzioni in legno. Infatti anche in Giappone si sta diffondendo sempre maggiormente l’uso del legno e in particolare dell’X Lam delle costruzioni. Anche il Giappone infatti come l’Italia è un paese soggetto a rischio sismico e nel legno i giapponesi hanno identificato uno strumento per combattere questo rischio a noi comune. È famosissima infatti un video su YouTube https://www.youtube.com/watch?reload=9&v=T08KRyVhyeo prodotto da una ditta società italo – giapponese che esemplifica la resistenza di una costruzione di cinque piani sottoposta alle accelerazioni pari
Le fondazioni di una casa in legno
Le fondazioni di una casa in legno sono un elemento molto importante che va studiato bene dall’inizio. in una casa di abitazione in legno le fondazioni vanno fatte e vanno fatte bene prestando attenzione ad alcuni importanti dettagli Le fondazioni, un tema importante da trattare Le fondazioni, benché non siano un tema attraente, vanno in realtà studiate approfonditamente perché, oltre a sostenere la casa in legno, garantiscono anche che essa sia ben separata dall’umidità del terreno. Ad esempio: analizzare il livello, quasi mai un terreno è realmente piano anche se è pianeggiante e i centimetri contano, quindi meglio fare un buon rilievo con il laser e verificare bene le quote di partenza. il piano di fondazione dovrà essere abbastanza profondo in modo di poter garantire di trovare un terreno assestato e consolidato. Per questo l’opzione della platea è spesso preferibile. il livello superiore della fondazione, ovvero il piano dello spiccato dei pannelli, deve garantire che il legno sia ben fuori dall’acqua e abbastanza sollevato dal terreno circostante. conoscere la portata del terreno è anche fondamentale avere la consulenza di un geologo che analizza il grado di compressione tollerato dal terreno. Infatti, siccome l’acqua è nemica del legno, la non corretta posizione di questo livello delle fondazioni di una casa in legno è spesso la causa della rovina dell’edificio. La ventilazione sotto il pavimento Meglio prevedere uno spazio di ventilazione sotto tutto l’immobile – spesso è obbligatorio – specialmente nelle zone umide per evitare la diffusione del radon. Gli scarichi e gli altri servizi Già in questa fase, durante il getto delle fondazioni di una casa in legno, vanno previsti gli scarichi con la giusta pendenza e gli altri servizi necessari alla casa. E’ sempre buona norma prevedere cavidotti separati per le linee telecom, ENEL, ecc. Non è mail sbagliato lasciare un cavidotto vuoto in più per future esigenze non previste come per esempio illuminazione esterna, ricarica auto elettrica o altri servizi ancora non prevedibili in una fase iniziale del progetto.
XLam: il nuovo cemento armato
L’XLam è spesso considerato il nuovo cemento armato in versione green perfetto per le costruzioni civili, residenziali e non solo. Si tratta di un pannello in legno realizzato con tavolame grezzo a fibre incrociate estremamente versatile che sostituisce la tradizionale muratura in laterizio. Analogamente alla muratura tradizionale l’XLam garantisce contemporaneamente protezione dall’esterno e capacità portante. L’XLam come tutte le murature ha uno sviluppo lineare quindi rispetto alle strutture intelaiate garantisce naturalmente una forte rigidezza lungo il suo asse centrale. Una muratura in XLam è una splendida lama controventante che, con grande rigidezza, sostiene le spinte orizzontali prodotte dal vento ed il sisma. Essa ci permette di realizzare case in qualunque tipo di architettura sia tradizionale sia contemporanea garantendo una riserva di resistenza molto elevata anche in caso di eventi sismici molto violenti e condizioni climatiche estreme. Ben noto in tutti i continenti -in inglese CLT cross laminated timber grazie alla sua riserva di resistenza – delle caratteristiche che lo rendono maggiormente prestazionale anche rispetto al calcestruzzo. In molte parti del mondo viene utilizzato per realizzare il nocciolo centrale resistente in edifici multipiano garantendo l’azione di controvento – ovvero la resistenza alle spinte orizzontali – anche in edifici molto alti come piccoli grattacieli. La facilità di realizzazione e di montaggio, unita all’assoluta garanzia prestazionale lo rendono per noi ancora un vero cavallo di battaglia nei nostri progetti. Senza quindi nulla togliere ad altri sistemi costruttivi dui case in legno come il Platform frame o il Balloon frame l’XLam rimane un pannello molto versatile che ci permette di realizzare edifici dotati di un livello di sicurezza doppio o triplo rispetto a quanto la normale costruttiva applicabile in Italia e anche in altre nazioni d’Europa può richiedere. Si tratta quindi di un di un sistema molto sicuro sperimentato ormai da più di due decenni e realizzato della nostra regione veneta da aziende altamente competitive anche sul piano internazionale. Come ingegneri non abbiamo un legame con un particolare costruttore o produttore o una particolare tecnologia costruttiva e ci sentiamo quindi liberi di scegliere molto spesso tuttavia la scelta ritorna sull’XLam che unito al glulam, cioè alla trave lamellare, rimane un sistema costruttivo per noi molto efficiente e esperimentato.
Una casa in legno moderna: design e risparmio energetico
Una casa in legno non deve per forza avere un aspetto rustico! Una casa in legno nell’immaginario collettivo è la casa di tronchi della tradizione nordica. Anche oggi per gli amanti del rustico possiamo realizzare la log-house e talvolta ci viene anche richiesta, tuttavia in realtà oggi la casa in legno è una cosa molto diversa. La casa in legno di tendenza non è però solo fashion, molte delle soluzioni minimaliste che anche noi adottiamo sull’onda di una moda diffusa sono in realtà soluzioni che hanno motivazioni fondate anche su motivazioni pratiche e funzionali. Si tratta in genere di case contemporanee ispirate ad un look contemporaneo animato da elementi distintivi come: pulizia formale; semplicità; razionalità di forme; essenzialità; chiarezza compositiva; funzionalità. L’eleganza delle strutture in legno lamellare Ci sono almeno due classici modi di interpretare il progetto contemporaneo di casa in legno. Una tipologia spesso utilizzata è quella a tetto piano con grande finestra ad anta scorrevole sul prospetto principale. E’ la tipologia che scherzosamente definiamo scatola di scarse. Si tratta di un modo di progettare le case ispirato al precetto minimalista ‘the less is more’. La vetrata viene arretrata rispetto alla cornice esterna formando un piacevole portichetto che permette di garantire protezione dall’irraggiamo diretto del sole nel periodo estivo oltre che un luogo protetto ove sedere e conversare Prospetto rettangolare Tipicamente questa tipologia si presta alla realizzazione di un open space con un ampio soggiorno ed una zona pranzo con cucina ad isola. Altra alternativa molto utilizzata è la casa con prospetto a due falde di forma diremmo pentagonale. Anche questa soluzione trova molti esempi applicativi. Basta scorrere le immagini che copiose approdano su Pinterest per vedere numerosi varianti di questa classica soluzione: Anche questa tipologia si presta a garantire un finestrone ad nate scorrevoli più o meno esteso, un ampio open space ed un portichetto sul fronte. Uno dei vantaggi di questa soluzione è di prevedere un tetto più facilmente gestibile in termini di eliminare l’acqua. Le falde sono ovviamente la soluzione più logica per evitare infiltrazioni d’acqua dal tetto! Materiali naturali anche per gli interni Le case in legno sono in realtà veri contenitori termicamente isolati. La struttura lignea richiede comunque che siano previsti ampi spessori di isolamento per proteggere dal freddo d’inverno e dal caldo d’estate. La nostra preferenza è per l’utilizzo di materiali naturali che appartengano alla biosfera, ovvero non derivati dal petrolio. Utilizzare materiali come le lene minerali o le fibre di legno La casa contemporanea non ha sporti di falda e questo evita che il tetto disperda calore dalle falde che sono congiunte e sigillate allo strato isolante della parete. Gli strati isolanti del tetto e delle pareti si congiungono quindi senza soluzioni di continuità garantendo l’assenza di ponti termici. Le case in legno di tendenza sono sollevate da terra. Il pavimento riamane alzato rispetto al livello del piano di campagna e le pareti non toccano terra. Visualmente appare uno shadow gap sotto le pareti che risulta anche essere una nota stilistica ricorrente in questi progetti. Anche questo ha una sua ragion d’essere non solo estetica. Come si vede ne nostro schizzo elementare la fondazione di una casa in legno ha sempre un muretto di calcestruzzo che la solleva rispetto al piano di campagna. Si tratta di un cordolo perimetrale fondamentale per garantire con in situazioni ordinarie o straordinarie, come un’alluvione, in ogni caso le strutture in legno e gli starati isolanti non vengano a contatto con l’acqua e rimangano asciutti garantendo funzionalità e protezione.