Nelle case passive in legno, l’esigenza di riscaldare e condizionare può essere soddisfatta con pochissimo apporto di energia, tuttavia, proprio per questo, è importante che sia messa in atto una strategia intelligente per raggiungere lo scopo con il minimo sforzo evitando sprechi.
La case a tenuta
Le case passive in legno sono progettate a tenuta d’aria in modo di non avere spifferi.
È abbastanza ovvio che una casa con gli spifferi sia impossibile da riscaldaree che sia un colabrodo energetico. E’ per questo che le case che oggi realizziamo sono a tenuta stagna.
Il ricambio d’aria
Gli spifferi svolgevano nella casa del passato un’importante funzione: ricambiare l’aria.
Il ricambio dell’aria veniva anche eseguito regolarmente alla mattina quando ci si alzava, si rifacevano i letti e si spalancavano le finestre. Sono attività un po’ desuete oggi con i piumoni e le lenzuola sempre tese e l’azione giornaliera di rifare il letto dura molto meno. Inoltre non si spalancano le finestre regolarmente anche perché spesso gli occupanti lavorano.
Ecco perché il ricambio d’aria è importante quanto l’apporto di energia termica alla casa.
In estate anziché apportare energia termica sarà invece necessario sottrarre energia ed è quanto viene fatto con il condizionamento estivo.
Il ricambio d’aria sarà comunque necessario e sarà anche buona norma prevedere la deumidificazione dell’aria migliorando enormemente così il benessere nel periodo estivo. Questo ricambio viene realizzato con la ventilazione meccanica centralizzata VMC.
Una delle aziende leader in Europa della ventilazione centralizzata con recupero di calore è la Zhender, una ditta Svizzera molto affidabile. Il loro sito offre molte utili informazioni: Panoramica dei prodotti – ventilazione comfort per spazi abitativi | Zehnder Group Italia S.r.l.
Metodi per riscaldare o raffrescare
Il riscaldamento ed il condizionamento avvengono oggi con le pompe di calore. La tradizionale caldaia a gas, anche nella sua versione più evoluta con recupero di calore di condensazione rimane inquinante in quanto emette CO2 nell’atmosfera.
La pompa di calore è una caldaia che oltre a generare calore genera anche lo sottrae raffrescando gli ambienti nel periodo estivo.
Esistono due modi per riscaldare o raffrescare:
- sistema idronico
- sistema aeraulico
Nelle case in legno si usano entrambi e molto dipenda dalla sensibilità e le aspettative degli utenti.
Il sistema idronico
Il sistema idronico prevede di riscaldare o raffrescare l’acqua mediante una pompa di calore ed il calore ceduto all’acqua verrà poi trasmesso all’ambiente mediante pannelli radianti dotati di tubi riempiti d’acqua.
Si tratta del sistema più tradizionale nel senso che i pavimenti radianti, per esempio, sono ormai largamente utilizzati da almeno 30 anni.
Il sistema prevede che l’aqua portata con una pompa di calore idronica ad una temperatura di circa 30 gradi – immagazzinata in un piccolo serbatoio inerziale – venga fatta fluire in pannelli che possono essere posti a pavimento, a parete o a soffitto.
Il vantaggio di questo sistema è che il calore è radiativo e quindi permette garantire un ottimo benessere senza troppo riscaldare l’aria ma riscaldando il corpo con effetto radiativo.
Inoltre, la stessa pompa di calore che riscalda l’acqua delle tubazioni è anche in grado di riscaldare l’acqua sanitaria.
Il sistema idronico prevede di lavorare in accoppiata con un sistema di VMC soprattutto nel periodo estivo nel quale la VMC dovrà garantire la deumidificazione dell’aria.
Il sistema aeraulico
Sono gli impianti che trasferiscono il calore richiesto all’ambiente riscaldando o raffrescando l’aria. Fanno parte di questa tipologia gli impianti ad aria che integrano la ventilazione meccanica con un apporto più consistente di aria trattata.
Questo tipo di impianti si stanno diffondendo sempre maggiormente nelle case in legno.
Il motivo del successo di questi impianti è forse la semplicità d’uso. Un unico impianto con unico sistema di controllo rende molto agevole programmare e gestire la temperatura anche da remoto.
Alcune ditte come la Mylar https://it.mydatec.com/ lo chiamano Ventilazione meccanica termodinamica, altre come la Irsap lo chiamano ventilazione climatica adattiva https://www.irsap.com/it/ventilazione-meccanica-controllata/climatizzazione si tratta sempre tuttavia di un impianto di ventilazione potenziato da un pompa di calore. Nle caso della Irsap la pompa di calore è esterna al pacchetto e può essere sostituita o integrata liberamente.
Impianti aggregati compatti
Sempre in tema di aeraulico credo sia da segnalare un macchina molto compatta che in poco spazio svolge ventilazione, riscaldamento, condizionamento e generazione di acqua calda sanitaria. La produzione è della ditta Brofer di Treviso https://www.brofer.it/focus.asp
Si tratta di una macchina pensata per case passive. La potenza è limitata perché è studiata per ambienti ben isolati senza grosse dispersioni.
Le dimensioni sono quelle di un frigorifero domestico ma in poco spazio condensa le funzioni di una vera centrale termica.
Conclusioni
I sistemi elettrici per fornire energia con pompa di calore sono affidabili e hanno raggiunto livelli di efficienza molto elevati. Possiamo quindi con sicurezza mettere nel dimenticatoio i sistemi che utilizzavano combustibili fossili per riscaldare le nostre abitazioni.
Il professore che mi insegnava Fisica tecnica all’università di Padova negli anni ’80 era un sostenitore dei vantaggi del riscaldamento mediante pannello radiante per contrastare le emissioni fredde delle pareti. Oggi però le nostre case non hanno pareti fredde in cemento ma pannelli in cartongesso ben isolati con parecchi centimetri di fibre coibentanti.
Le condizioni al contorno sono quindi molto cambiate e dal momento che comunque le canalizzazioni d’aria devono essere fatte per ventilare gli ambienti non è sbagliato pensare di puntare tutto sulla ventilazione per garantire il benessere abitativo.