E’ stato pubblicato in questi giorni il nuovo Decreto Rilancio del 13 maggio 2020.
Come si è subito capito è un decreto rivoluzionario che porta gli incentivi fiscali a superare la spesa sostenuta arrivando per la prima volta a quota 110% del costo di costruzione.
Il Decreto non si limita a questo: anziché impiagare 10 anni per recuperare le spese eseguite ci si limita a 5 anni quindi i tempi di ritorno dell’investimento saranno ridottissimi!
Si tratta quindi di un vero super bonus. Abbiamo letto una prima bozza di un insieme di norme che nei prossimi giorni verranno perfezionate in una o più leggi attuative che chiariranno meglio i modi di applicazione.
Il Decreto Rilancio è stato scritto in 424 pagine e spazia in vari settori di interesse collettivo che riguardano la cura alle persone e la promozione e salvaguardia economica alle aziende italiane, a noi interessa particolarmente quanto è scritto all’art. 128 di pagina 229 del Decreto.
Nell’art. 128 si parla di incentivazione per migliorare:
- isolamento termico fino a 60.000 euro;
- impianti termici fino a 30.000;
- resistenza sismica fino a 96.000 euro;
- fotovoltaico fino a 2.500 euro per ogni Kwp installato;
- accumulo energetico.
Quali interventi sono soggetti a super bonus
Il Governo permetterà di rinnovare la propria abitazione rendendola performante – raggiungendo i livelli delle case in legno che già noi costruiamo – realizzando le opere con i classici strumenti edilizi di:
- ristrutturazione ordinaria;
- ristrutturazione con demolizione e ricostruzione;
- manutenzione straordinaria dell’esistente;
- manutenzione ordinaria.
Le opere che non sono soggette a super bonus sono quelle che prevedono nuovi volumi.
Se per esempio si demolisce un piccolo rudere di 200 mc e si ricostruisce una casa in legno passiva di 300 mc con una superficie di 100 mq la parte di 100 mc di ampliamento non sarà soggetta a bonus, ma il bonus si applicherà solo alla volumetria esistente di 200mc.
Il Bonus Casa 1
Il super bonus sostituisce il preesistente Bonus casa che scadrà alla fine del 2020.
Il Bonus Casa 2
Il super bonus del Decreto Rilancio sostituisce in parte anche il Bonus Casa 2 che aveva margini di spesa maggiore nella possibilità di eseguire miglioramenti sugli impianti e sulla coibentazione termica degli edifici.
Eco Sisma Bonus
L’Eco Sisma bonus venne lanciato per consentire un recupero fiscale nei lavori di sistemazione di facciate per migliorare l’efficienza termica degli edifici. Nell’occasione venne promosso anche l’acquisto di elettrodomestici, di nuovo mobilio e la sistemazione del verde privato. L’eco Sisma Bonus è in scadenza alla fine del 2020 ed in parte duplica il nuovo Decreto Rilancio.
Il Sisma Bonus
Il sisma bonus venne lanciato per permetter ai singoli ed ai condomini di migliorare la statica dell’edificio prevenendo i disastri che più o meno con frequenza decennale si abbattono sulla nostra penisola.
Il nuovo Decreto Rilancio rilancia alzando la posta anche sul piano del miglioramento sismico.
Purtroppo il Sisma Bonus non ha avuto il successo sperato, sono poche le persone che hanno approfittato del sisma Bonus per mettere in sicurezza il proprio edificio ed ancora piangeremo molte perdite umane con il prossimo sisma che, statisticamente, avverrà in Italia.
Ora il compenso arriva la 110% e speriamo che gli italiani ne approfittino.
La demolizione e ricostruzione
Ristrutturare significa teoricamente mantenere le strutture esistenti. Ma sappiamo che tenere le strutture esistenti è una soluzione spesso aperta a dubbi sulla reale affidabilità degli interventi.
Inoltre ristrutturare con il mantenimento delle strutture significa sempre avere a che fare con strutture fragili in pietra, laterizio o cemento che in caso di evento sismico si rompono necessariamente.
Ristrutturare mantenendo le strutture originarie significa anche avere spesso muri umidi che difficilmente si asciugano. Muri poco isolati che difficilmente si riesce a portare a regime perché assorbono essi stessi troppo calore prima di essere isolanti.
Ristrutturare significa anche spesso imbattersi in spese impreviste in quanto il fattore umano. la lungaggine nelle lavorazioni ecc. è altamente presente nel recupero di strutture esistenti.
Ecco perché noi consigliamo, salvo che si parli di edifici di pregio storico o ambientale, di interpretare lo strumento normativo delle ristrutturazione come demolizione ricostruzione.
Mediante la demolizione e ricostruzione con strutture in legno possiamo garantire:
- rapidità di esecuzione;
- tempi e costi certi;
- economia nella manodopera in cantiere;
- massima efficienza energetica;
- garanzia di resistenza sismica eccezionale.
La cessione del credito
Chi non avesse capienza, ovvero i soggetti che non avendo un grande reddito potrebbero non esser in grado di sfruttare pienamente il Bonus del 110% di recupero fiscale in quanto il loro reddito non lo consente, hanno oggi una possibilità in più che in precedenza era riservata ai soli condomini: possono vendere il loro bonus fiscale a soggetti terzi.
Si tratta, anche qui, di una grande opportunità da cogliere.
E’ possibile oggi pagare solo il 20% del costo di costruzione delle opere di ristrutturazione cedendo ad un ente finanziario il bonus fiscale che non si riesce a sfruttare.
Per maggiori informazioni o per verifiche di fattibilità come sempre rimaniamo a disposizione.