Illuminazione nelle case in legno
Illuminazione a LED nelle case in legno Anche nel campo dell’edilizia in legno i Led sono largamente utilizzati per offrire effetti accattivanti nell’illuminazione delle case in legno. Si tratta di uno strumento eccezionale che permette di ottenere punti luce incassati o a sviluppo lineare con lampade che scaldano poco ed emettono tantissima luce con basso consumo energetico. Lasciando a vista una parete in legno è possibile enfatizzarla utilizzando faretti a led incassati che creano un effetto cono sulla parete. Le lampade da incasso nel cartongesso Gli interni delle case in legno sono realizzati in cartongesso sia per le controparti perimetrali sia per le partizioni interne. Questo permette di usufruire delle grandi opportunità offerte oggi dal mercato di lampade in gesso da inserimento nel cartongesso. È possibile inserire facilmente elementi puntiformi come segnapassi nelle scale utilizzando la rifodera in cartongesso ed ottenendo luce radente posizionata esattamente dove serve. In generale i soffitti delle nostre case sono lasciati a vista infatti il legno a vista ha un particolare valore estetico. Valorizzare i solai in legno Nella illuminazione delle case in legno risulta molto utile, al fine di valorizzare i soli in legno, di interrompere la controparte ad un certa quota sotto il solaio. Così nella gola che si crea tra la parete ed il bordo superiore si può facilmente incassare una strip led nel canale di cartongesso e offrire illuminazione riflessa dal soffitto. In questo modo si dà risalto alla struttura lignea, si evita la luce riflessa che può dare abbagliamento e si fornisce all’ambiente una piacevole luce soffusa. Nella maggioranza dei casi esso viene tuttavia sbiancato perché così esso riflette maggiormente la luce sia artificiale sia naturale dal sole che penetra nelle finestre. Oggi disponiamo di un vasto assortimento di canali prefabbricati e spot segnapasso da inserire sulla superficie della parete in cartongesso che necessitano di scarsa maestria e permettono di ottenere rapidamente e con costi molto contenuti effetti di illuminazione personalizzata di pareti e soffitti in cartongesso realizzando shadow gap e illuminazioni lineari di grande effetto da angoli o diedri. Anche una casa in legno può sfoggiare un repertorio di scenari di illuminazione decisamente orientato al design contemporaneo garantendo luce diffusa e ridotti consumi.
Superbonus 110%: è legge il Decreto Rilancio
Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la nuova legge che consentirà di ristrutturare a costi zero Riceviamo sempre molte richieste d’informazioni sul tema del Decreto Rilancio e dell’applicazione del Superbonus 110% pertanto abbiamo pensato di approfondire questa materia. La normativa è quasi completa infatti il Decreto Rilancio del 19 maggio 2020 è stato convertito in Legge e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 18 luglio 2020. Sul web si trovano molti articoli informativi, tuttavia consigliamo di leggere direttamente la Gazzetta Ufficiale facendosi un’idea personale della Legge e poi casomai confrontarsi con gli articoli di commento per capire come gli altri hanno interpretato la norma. Si scoprirà così che spesso molti commentatori hanno scritto cose magari non del tutto esatte. L’articolo che ci interessa è il n. 119 che parla di Eco bonus Sisma bonus E’ anche moltoimportante l’art. 121 che parla di cessione del credito e spiega come anche i cittandini non in grado di sfruttare i benefici fiscali possano comunque migliorare la propria abitazione. Il link al sito governativo da cui si può scaricare il PDF è il seguente: https://www.gazzettaufficiale.it/static/20200519_128_SO_021.pdf Efficientamento energetico Grazie all’Eco Bonus la legge sostanzialmente permette di fare efficientamento energetico dirottando i soldi che normalmente si pagherebbero in tasse ed utilizzandoli per pagare: miglioramento dell’isolamento termico; sostituzione degli impianti. Miglioramento sismico La piaga nazionale della vulnerabilità sismica del nostro patrimonio edilizio può essere curata grazie al Sisma Bonus. Si potranno indirizzare al miglioramento sismico della propria abitazione i soldi che altrimenti andrebbero pagati in tasse. La cessione del credito Il Governo ha pensato che questo decreto dovrebbe poter agevolare tutti i cittadini italiani possessori di immobili a prescindere del loro livello di reddito. L’art. 121 della norma chiarisce come questo possa avvenire mediante la cessione del credito, quindi chi non sarà capiente, ovvero non sarà in grado di sfruttare direttamente il beneficio fiscale grazie alla drastica riduzione delle imposte da pagare potrà comunque beneficiare della cessione del credito ad una banca o ad un altro ente finanziario. In questo modo, si potranno eseguire i lavori pagando nulla o quasi nulla del costo previsto per le opera da realizzare. Ovviamente siamo in grado di dare consigli ed assistenza anche su questi aspetti molto importanti di questo decreto. Limiti di spesa Approfondiremo nei prossimi articoli in queste pagine l’analisi dei tetti spesa. I vecchi bonus prevedevano limiti di detrazione, oggi i nuovi bonus prevedono limiti di spesa dividendole opere tra trainanti e trainate. Le opere trananti alla base dell’intervento di Eco Bonus saranno: isolamento; impianti centralizzati. A queste opere potranno essere aggiunte le opere trainate: fotovoltaico; serramenti; schermature solari. Condizione fondamentale per accedere alle super detrazioni fiscali La condizione fondamentale per accedere alle deduzioni fiscali è questa: l’intervento deve migliorare l’edificio di 2 classi energetiche; in caso di sisma bonus la resistenza deve essere migliorata di 2 classi. Queste sono condizioni fondamentali per ottenere il bonus, tuttavia non basta: i lavori devono essere regolari sotto il profilo urbanistico (permesso di costruire, scia, cila); deve essere rispettata la norma in materia di sicurezza sul lavoro (piano di sicurezza, Spisal, ecc.); a fine lavori deve essere espletata la pratica Enea che è l’ente di controllo del grado di isolamento degli edifici in Italia e l’interfaccia con gli enti comunitari. Il nostro servizio Il percorso da seguire appare quindi abbastanza chiaro e noi siamo in grado di fornire tutta la consulenza necessaria per: accertare l’applicabilità della legge; progettare; realizzare; chiudere i lavori ed espletare la pratica Enea. Demolizione e ricostruzione Il giorno prima della conversione in Legge del Decreto Rilancio è stato pubblicato il Decreto Semplificazioni con il quale è diventato definitivamente più facile l’intervento di demolizione e ricostruzione che è definitivamente assimilato alla ristrutturazione e rientra in pieno nelle categorie di Eco bonus Sisma bonus Da questo link si può scaricare questo Decreto: file:///C:/Users/windows/AppData/Local/Temp/20200716_178_SO_024.pdf I Decreto semplificazioni consente di trasformare un edificio realizzato senza il rispetto di norme sismiche in epoca in cui il controllo sulle costruzioni non era sufficientemente normato in un nuovo organismo sismo-resistente con struttura in legno lamellare a telaio o in Xlam capace di resistere a eventi sismici anche molto violenti senza riportare danni. Ci riserviamo di approfondire la normativa sulla Ristrutturazione in un prossimo articolo di approfondimento in quanto questo è un aspetto per noi di rilevante importanza. In conclusione Il Governo ha messo a diposizione gli strumenti finanziari per realizzare le opere di ammodernamento del patrimonio edilizio a costo zero o quasi zero per il cittadino. Ora è importante che lo opere siano realizzate bene. E’ fondamentale che le opere siano realizzate dai professionisti e dagli esecutori delle opere con onestà e competenza optando per materiali sostenibili, evitando prodotti plastici derivanti dal petrolio. Sarà anche importante che i miglioramenti siano effettivi e non solo ottemperanze legali per ottenere il massimo beneficio economico ma per ottenere la massima riduzione dei consumi e delle emissioni inquinanti. Avremmo voluto che il Governo avesse posto con coraggio la questione sulla natura e la derivazione dei materiali privilegiando i materiali di origine vegetale (come il legno che utilizziamo nei nostri progetti, la fibra di legno per isolare, la canapa o altri prodotti naturali) o anche minerali con basso impatto ambientale scoraggiando i derivati plastici. Questo aspetto rimane delegato alla sensibilità personale dei committenti ed alla competenza dei tecnici che potranno spiegare ai committenti come realizzare case sostenibili e dotate di elevato grado di benessere.
Il riscaldamento ed il condizionamento nelle case in legno
Nelle case passive in legno, l’esigenza di riscaldare e condizionare può essere soddisfatta con pochissimo apporto di energia, tuttavia, proprio per questo, è importante che sia messa in atto una strategia intelligente per raggiungere lo scopo con il minimo sforzo evitando sprechi. La case a tenuta Le case passive in legno sono progettate a tenuta d’aria in modo di non avere spifferi. È abbastanza ovvio che una casa con gli spifferi sia impossibile da riscaldaree che sia un colabrodo energetico. E’ per questo che le case che oggi realizziamo sono a tenuta stagna. Il ricambio d’aria Gli spifferi svolgevano nella casa del passato un’importante funzione: ricambiare l’aria. Il ricambio dell’aria veniva anche eseguito regolarmente alla mattina quando ci si alzava, si rifacevano i letti e si spalancavano le finestre. Sono attività un po’ desuete oggi con i piumoni e le lenzuola sempre tese e l’azione giornaliera di rifare il letto dura molto meno. Inoltre non si spalancano le finestre regolarmente anche perché spesso gli occupanti lavorano. Ecco perché il ricambio d’aria è importante quanto l’apporto di energia termica alla casa. In estate anziché apportare energia termica sarà invece necessario sottrarre energia ed è quanto viene fatto con il condizionamento estivo. Il ricambio d’aria sarà comunque necessario e sarà anche buona norma prevedere la deumidificazione dell’aria migliorando enormemente così il benessere nel periodo estivo. Questo ricambio viene realizzato con la ventilazione meccanica centralizzata VMC. Una delle aziende leader in Europa della ventilazione centralizzata con recupero di calore è la Zhender, una ditta Svizzera molto affidabile. Il loro sito offre molte utili informazioni: Panoramica dei prodotti – ventilazione comfort per spazi abitativi | Zehnder Group Italia S.r.l. Metodi per riscaldare o raffrescare Il riscaldamento ed il condizionamento avvengono oggi con le pompe di calore. La tradizionale caldaia a gas, anche nella sua versione più evoluta con recupero di calore di condensazione rimane inquinante in quanto emette CO2 nell’atmosfera. La pompa di calore è una caldaia che oltre a generare calore genera anche lo sottrae raffrescando gli ambienti nel periodo estivo. Esistono due modi per riscaldare o raffrescare: sistema idronico sistema aeraulico Nelle case in legno si usano entrambi e molto dipenda dalla sensibilità e le aspettative degli utenti. Il sistema idronico Il sistema idronico prevede di riscaldare o raffrescare l’acqua mediante una pompa di calore ed il calore ceduto all’acqua verrà poi trasmesso all’ambiente mediante pannelli radianti dotati di tubi riempiti d’acqua. Si tratta del sistema più tradizionale nel senso che i pavimenti radianti, per esempio, sono ormai largamente utilizzati da almeno 30 anni. Il sistema prevede che l’aqua portata con una pompa di calore idronica ad una temperatura di circa 30 gradi – immagazzinata in un piccolo serbatoio inerziale – venga fatta fluire in pannelli che possono essere posti a pavimento, a parete o a soffitto. Il vantaggio di questo sistema è che il calore è radiativo e quindi permette garantire un ottimo benessere senza troppo riscaldare l’aria ma riscaldando il corpo con effetto radiativo. Inoltre, la stessa pompa di calore che riscalda l’acqua delle tubazioni è anche in grado di riscaldare l’acqua sanitaria. Il sistema idronico prevede di lavorare in accoppiata con un sistema di VMC soprattutto nel periodo estivo nel quale la VMC dovrà garantire la deumidificazione dell’aria. Il sistema aeraulico Sono gli impianti che trasferiscono il calore richiesto all’ambiente riscaldando o raffrescando l’aria. Fanno parte di questa tipologia gli impianti ad aria che integrano la ventilazione meccanica con un apporto più consistente di aria trattata. Questo tipo di impianti si stanno diffondendo sempre maggiormente nelle case in legno. Il motivo del successo di questi impianti è forse la semplicità d’uso. Un unico impianto con unico sistema di controllo rende molto agevole programmare e gestire la temperatura anche da remoto. Alcune ditte come la Mylar https://it.mydatec.com/ lo chiamano Ventilazione meccanica termodinamica, altre come la Irsap lo chiamano ventilazione climatica adattiva https://www.irsap.com/it/ventilazione-meccanica-controllata/climatizzazione si tratta sempre tuttavia di un impianto di ventilazione potenziato da un pompa di calore. Nle caso della Irsap la pompa di calore è esterna al pacchetto e può essere sostituita o integrata liberamente. Impianti aggregati compatti Sempre in tema di aeraulico credo sia da segnalare un macchina molto compatta che in poco spazio svolge ventilazione, riscaldamento, condizionamento e generazione di acqua calda sanitaria. La produzione è della ditta Brofer di Treviso https://www.brofer.it/focus.asp Si tratta di una macchina pensata per case passive. La potenza è limitata perché è studiata per ambienti ben isolati senza grosse dispersioni. Le dimensioni sono quelle di un frigorifero domestico ma in poco spazio condensa le funzioni di una vera centrale termica. Conclusioni I sistemi elettrici per fornire energia con pompa di calore sono affidabili e hanno raggiunto livelli di efficienza molto elevati. Possiamo quindi con sicurezza mettere nel dimenticatoio i sistemi che utilizzavano combustibili fossili per riscaldare le nostre abitazioni. Il professore che mi insegnava Fisica tecnica all’università di Padova negli anni ’80 era un sostenitore dei vantaggi del riscaldamento mediante pannello radiante per contrastare le emissioni fredde delle pareti. Oggi però le nostre case non hanno pareti fredde in cemento ma pannelli in cartongesso ben isolati con parecchi centimetri di fibre coibentanti. Le condizioni al contorno sono quindi molto cambiate e dal momento che comunque le canalizzazioni d’aria devono essere fatte per ventilare gli ambienti non è sbagliato pensare di puntare tutto sulla ventilazione per garantire il benessere abitativo.